8 Agosto 2017

INAUGURATO IL CAMPANILE DEL MONTE CUCCHERO SULLA VALLATA DEI NOVE CAMPANILI

La fresca brezza che tirava sul Monte Cucchero domenica, ha fatto da sfondo e dato refrigerio per tutti coloro che non sono voluti mancare ad una data molto attesa dagli abitanti delle vallate e non solo.
Sì perché da domenica la vallata dei Nove Campanili può vantare un punto di riferimento in più grazie all’idea realizzata e portata fino a compimento da Mauro Zamarioni e Fabio Bagatta, entrambi di Gravagna, che insieme a Fratel Giuseppe Maestri, deceduto recentemente, hanno pensato di dotare la vallata di un’ulteriore Campanile.
Un punto panoramico davvero suggestivo, dal quale godere della vista delle nove rocche che fanno da cornice al territorio e posto lungo la Via Francigena. I pellegrini potranno quindi contare su un punto di riferimento in più, un’attrattiva turistica che in realtà custodisce valori di vicinanza e unione.
Il progetto infatti, portato avanti dal Comitato “Campanile del Cucchero”, è stato ideato dagli abitanti della Valdantena, di Succisa e di Gravagna con l’obiettivo di costruire sul Monte Chucchero un monumento simbolico che unisca idealmente tutti i paesi. A volerlo fortemente anche Fratel Giuseppe Maestri, da sempre impegnato sul sociale. Originario di Gravagna negli ultimi anni viveva ad Armeno, provincia di Novara, senza però mai dimenticare i luoghi delle sue origini, le sue verdi vallate e l’aria fresca e pura che da qui si respira. Sua la lettera posta alla base del nuovo Campanile, in cui si rivolge a Mauro Zamarioni e Fabio Bagatta, in cui augura loro di trovare felicità grazie al progetto del Campanile sul Cucchero, sul quale si augurava di tornare per «guardare i paesi, i monti e l’infinito».
Un evento al quale non è voluta mancare l’amministrazione che ha riconosciuto nel progetto un potenziale per quel che riguarda non solo il punto di vista turistico, ma per il valore simbolico che questo porta con sé. Presente il Sindaco Lucia Baracchini, il Sindaco di Berceto Luigi Lucchi, il capogruppo di maggioranza Jacopo Ferri e gli Assessori Gianmarco Corchia e Clara Cavellini, insieme ai rappresentanti di tutte le vallate.
La Santa Messa è stata celebrata da don Costantino Pietrocola , che per molti anni è stato parroco di Gravagna.
A farla da padrone il nuovo Campanile, riproduzione di quello già presente nella parrocchia di Gravagna San Rocco, alla cui base si possono notare oltre alla lettera di Fratel Giuseppe Maestri, delle pietre magistralmente scolpite da Fabio Bagatta, che riportano i nomi delle parrocchie che hanno partecipato al progetto insieme alla sagoma dei nove Campanili visibili da quel punto, che corrispondono ad altrettante comunità. Possiede un impianto di illuminazione e uno fonico, che permetterà quindi all’intera vallata di udire il suono delle campane.
Un punto di vista nuovo, già esistente, ma oggi accompagnato da un elemento in più. La storia la costruiscono gli uomini e sono stati gli uomini a volerlo e realizzarlo. Il suono delle campane del Cucchero si propagano per tutta la vallata, andando oltre le colline scoscese, oltre i verdi rami dei tanti alberi che popolano il territorio, entrano nelle case delle persone che queste montagne le abitano e le vivono, respirando quell’aria fresca e pura che Fratel Giuseppe Maestri ben ricordava, mantengono e tramandano le tradizioni che anche loro, da piccoli, vivevano nei giorni di festa. Il Campanile del Cucchero da domenica veglia e custodisce questi tesori.
Tesori che parlano di storia e di cultura, di tradizioni e ricorrenze. E da domenica Pontremoli ne conta una in più nel suo grande libro di storie. La storia di uomini che hanno lavorato per un’idea, fino a realizzarla e a farla risuonare alta, nel cielo terzo e azzurro della vallata dei Nove Campanili.

Ufficio Stampa

 

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