4 Febbraio 2021

A Pontremoli, in occasione di San Geminiano, il Sindaco Lucia Baracchini ha cominciato il suo viaggio di consegna delle Costituzioni ai maggiorenni

Il giorno del Patrono quest’anno a Pontremoli è stato vestito di un abito inusuale, discreto, silente. Quasi malinconico. Nessun grande falò ad illuminare il cielo notturno, nessun forte coro ad interrompere la quiete della sera.

L’Amministrazione comunale però, ha voluto onorare alcune delle tradizioni, rigorosamente nel rispetto delle normative atte a prevenire il contagio da quel nemico invisibile che da quasi un anno a questa parte inibisce la nostra quotidianità, il nostro essere cittadini.

Così, come ogni anno, il Sindaco Lucia Baracchini ha voluto perseguire l‘intento che ogni anno si rinnova, dando inizio alla consegna a tutti coloro che nel 2021 varcheranno il traguardo del diciottesimo anno d’età, del simbolo e del fondamento del nostro Stato, del nostro essere Cittadini, della nostra Democrazia, una copia della Costituzione. E se negli anni precedenti erano i ragazzi in persona a ritirarla, quest’anno è il Sindaco Lucia Baracchini, moderna Ermete, a raggiungerli, casa per casa, e a consegnare il Testo direttamente nelle loro mani.

Non è riuscita il Sindaco a recapitare l’omaggio a tutti e cinquantatre i neo maggiorenni nella giornata del Patrono, ma chi ancora non ha ricevuto la sua visita, verrà raggiunto nei prossimi giorni dal lei, dal Vicesindaco o da un Consigliere del Consiglio Comunale, a suggellare l’augurio che il Comune di Pontremoli e il primo cittadino, desiderano inviare loro. Ha voluto cominciare dalle frazioni il suo viaggio di consegna, toccando Ceretoli, la Valunga, arrivando così in quei paesi che concorrono in maniera concreta alla creazione e al sentimento di un’identità condivisa, così fondamentale in una realtà come quella del Comune di Pontremoli.

«Ho volutamente scelto di non usare schermi per la connettività per portarvi il nostro augurio – ha spiegato il Sindaco nella lettera che ha accompagnato la consegna -, ma di raggiungervi, per avere quel contatto visivo, oggi ancora più “forte e importante” per l’effetto di “evidenza” che l’indossare la mascherina determina, che permetta a noi ed a voi di sentirci vicini, di vederci attori di quel processo di scambio e interazione di cui ogni essere umano ha bisogno, di sentire e vedere, di toccare con mano l’esperienza di Stato come Persona, fatto di noi e del nostro vicino di casa, che chiede e merita rispetto, amore e impegno. Uno Stato che deve essere custodito e sempre ri – costruito per noi stessi, per le nostre famiglie, per gli anziani, mai colpiti come in questi ultimi mesi, così come per i più piccoli, per i quali dovremo essere pronti a “inventare compensazioni”».

Un gesto simbolico che vuole andare oltre il distanziamento fisico, seppur rispettato, per privilegiare sensazioni riscontrabili esclusivamente nell’incontro e nello scambio di uno sguardo, di un sorriso, seppur coperto dalla fredda ed ormai onnipresente mascherina, che tutto può fuorché nascondere le emozioni che attraverso gli occhi risultano forti ed immediate, evidenti e fortissime.

«Lasciate che gli occhi raccontino di voi stessi – ha concluso il Sindaco Lucia Baracchini -. Lasciate che le parole della Costituzione diventino faro del vostro agire. Lasciate che il vostro sguardo, alla sera, punti al cielo, alla ricerca di quella stella che si chiama Pontremoli e in quel momento pensate ai vostri 18 anni e, se potete, ringraziate tutti coloro che vi hanno aiutato a diventare ciò che sarete».

Ufficio Stampa

 

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