Via Francigena

La Via Francigena, così chiamata perché in epoca medioevale fungeva da asse di collegamento tra la Francia e Roma, è oggi riconosciuta dal Consiglio d’Europa e valorizzata come uno dei più importanti itinerari religiosi, culturali e turistici in Europa. Questa importantissima via di collegamento, percorsa per secoli da uomini di ogni paese e di ogni strato sociale, attraversava la Lunigiana, naturale corridoio di collegamento tra il nord Italia e la penisola. Lungo questo percorso Pontremoli era una tappa obbligata, citata in tutti gli itinerari storici medievali a partire dal più antico e famoso, quello dell’arcivescovo Sigerico di Canterbury datato al 990-994 d. C, in cui è segnalata come tappa n. XXXI tra Roma e Canterbury.
Oggi è possibile ripercorrere (a piedi, in bicicletta o a cavallo) sulle orme dei pellegrini e dei mercanti medievali, questo cammino lento e autentico che permette di riscoprire al tempo stesso il fascino del nostro passato e le ragioni del nostro presente. La tappa appenninica Passo Cisa-Pontremoli è una delle più interessanti del tracciato italiano, per le sue caratteristiche di pregio ambientale e paesaggistico e per la possibilità di camminare per l’intero percorso su strade non asfaltate lontano da rumori e pericoli. La tappa misura circa 20 km e sono necessarie 6-7 ore per percorrerla tutta (in alternativa è possibile percorrere alcuni tratti scelti).
Dal Passo della Cisa, si sale a sinistra della scalinata che conduce al Santuario della Madonna della Guardia, seguendo il segnavia “00”. Dopo poche centinaia di metri si svolta a sinistra seguendo l’indicazione VF (fare attenzione al bivio) e, attraverso un bosco di faggi e pini si raggiunge, in un’ora circa, il Passo del “Righedo”. Si scende lungo la strada nazionale sino al primo tornante; qui si svolta a sinistra, salendo a fianco della cabina elettrica dapprima per una strada sterrata, poi lungo il sentiero, seguendo il crinale, per raggiungere tra prati il monte “Cucchero” a 1000 mt. s.l.m. (ottima visuale con a sinistra la vallata di Gravagna e sullo sfondo il “Groppo del Vescovo”, davanti la catena dell’Orsaro, a destra tutta l’Alta Val di Magra).
Il sentiero scende tra carpini e cerri fino all’abitato di Cavezzana D’Antena. Subito dopo la prima casa il sentiero svolta a sinistra sino a raggiungere il villaggio di Groppoli (un’ora e trenta circa dal passo del Righedo). Sempre scendendo si arriva in pochi minuti ad attraversare il torrente Civasola per poi giungere alla frazione di Previdè. Da qui attraversato il paese il sentiero prosegue per campi, oliveti e vigne per raggiungere in breve il villaggio di Groppodalosio inferiore e, scendendo a destra, l’antico ponte ad arcata unica (XIV secolo) che attraversa il fiume Magra. Superato un castagneto da frutto si risale al paese di Casalina dove il sentiero costeggia le case a sinistra (notare in cima al paese un vecchio oratorio attualmente adibito a mulino con soprastante vascone per la riserva di acqua); dopo il cimitero di Casalina si sale a sinistra lungo una mulattiera fino alla frazione di Toplecca superiore. Poco oltre il sentiero prosegue tra boschi prevalentemente di castagno fino ad arrivare in località Crocetta (piccola cappella in muratura tra i prati).
Da qui inizia la discesa fino al paese di Arzengio (lungo la strada le stazioni della Via Crucis); proseguendo sempre in discesa tra gli oliveti lungo una mulattiera si raggiunge la città di Pontremoli in prossimità del vecchio ospedale (ore tre da Groppoli).

Ippovia Francigena: L’Ippovia Francigena è una variante al percorso trekking percorribile a cavallo o in mountain bike. Collega il passo della Cisa con Pontremoli attraversando le frazioni della Valle del Magriola: Montelungo, Succisa e Mignegno. Sul percorso, presso Montelungo, si trovano alcuni ruderi a lungo ritenuti i resti di uno “xenodochio” (punto di accoglienza e ristoro) per i pellegrini citato nel Medioevo. Lungo il percorso segnaliamo a Montelungo la chiesa di San Benedetto, a Succisa la Casa-Cappella di Santa Zita, a Mignegno l’oratorio di San Terenziano e la chiesa di Santa Maria Assunta.